Milano, 31 gennaio 2018 – Dynatrace, la digital performance management company, ha annunciato i risultati di un sondaggio globale indipendente che ha intervistato 249 CIO appartenenti al settore finanziario per scoprire che il 75% delle aziende ritiene che la complessità IT sia tale da poter rendere presto impossibile una gestione efficiente delle performance digitali. Lo studio ha inoltre messo in luce come la complessità IT stia crescendo esponenzialmente: una singola transazione web o mobile attraversa attualmente una media di 38 differenti componenti o sistemi tecnologici contro i 26 di soli cinque anni fa.

Una tale crescita è stata determinata dalla rapida diffusione di nuove tecnologie avvenuta negli ultimi anni. La tendenza al rialzo è tuttavia destinata ad accelerare, con il 54% dei CIO del settore finanziario che prevede di implementare ulteriori tecnologie nel corso dei prossimi 12 mesi. La ricerca ha rivelato come le principali tecnologie che i CIO appartenenti al settore finanziario intendono adottare nei prossimi 12 mesi siano multi-cloud (97%), microservizi (90%) e container (88%).

La conseguenza di questa crescente complessità è che i team IT delle società di servizi finanziari trascorrono ora mediamente il 30% del loro tempo affrontando problemi associati alle performance digitali, il che si traduce per le loro aziende in un costo di 3,8 milioni di dollari all’anno. Nel ricercare una soluzione a queste sfide, più di quattro CIO del settore finanziario su cinque (84%) affermano che l’Intelligenza Artificiale (AI) sarà essenziale per la capacità di gestire la crescente complessità da parte dell’IT; e il 92% ha già implementato soluzioni AI o conta di farlo entro i prossimi 12 mesi.

“Le società di servizi finanziari sono oggi sottoposte a enormi pressioni per mantenere il passo con la digital economy, always-on e sempre connessa, e con le sue esigenze di innovazione costante”, ha dichiarato Matthias Scharer, VP of Business Operations di Dynatrace. “La customer experience è il nuovo campo di battaglia per chi si occupa di servizi finanziari, dove tanto gli enti regolamentari quanto i consumatori esigono innovazione. Di conseguenza, gli ecosistemi IT stanno subendo una trasformazione continua. Il passaggio a un’infrastruttura virtualizzata è stato seguito dalla migrazione verso il cloud, a sua volta soppiantato dalla tendenza relativa al multi-cloud. I CIO si sono resi conto che le loro applicazioni legacy non sono state scritte per gli ecosistemi digitali di oggi, e quindi le stanno ricostruendo all’interno di architetture cloud native. Questi repentini cambiamenti hanno dato vita a ecosistemi IT su iperscala, iperdinamici e ipercomplessi, che rendono estremamente difficile riuscire sia a monitorare le performance che a gestire la user experience con efficacia”.

La ricerca ha quindi identificato le sfide che le società di servizi finanziari reputano di più difficile superamento nella transizione verso gli ecosistemi multi-cloud e l’architettura cloud nativa. Ecco i dati principali:

  • Il 76% dei CIO delle società di servizi finanziari afferma che il multi-cloud rende particolarmente difficili e dispendiosi in termini di tempo il monitoraggio e la comprensione dell’impatto dei servizi cloud sulla user experience
  • Il 75% si sente frustrato dal fatto che l’IT debba dedicare così tanto tempo a configurare il monitoraggio dei diversi ambienti cloud in occasione del deployment di nuovi servizi
  • Il 75% dei CIO appartenenti al settore finanziario reputa quasi impossibile riuscire a monitorare in tempo reale le performance dei microservizi
  • L’80% dei CIO delle società di servizi finanziari dichiara che la natura dinamica dei container rende difficile comprenderne l’impatto sulle performance delle applicazioni
  • La configurazione e la manutenzione del monitoraggio delle performance (56%) e l’identificazione delle dipendenze e interazioni tra servizi (52%) sono le principali sfide che i CIO del settore finanziario associano alla gestione di microservizi e container

“Affinché il cloud possa concretizzare i vantaggi promessi, le società di servizi finanziari devono disporre di una visibilità end-to-end su ogni singola transazione”, ha proseguito Scharer. “Tuttavia questo è diventato assai difficile dal momento che esse stanno costruendo ecosistemi multi-cloud su una varietà di servizi come, tra gli altri, AWS, Azure, Cloud Foundry e SAP. A ciò si aggiunge il fatto che il passaggio verso le architetture cloud native frammenta ulteriormente il percorso compiuto dalle transazioni applicative.

“Un unico ambiente può avere oggi miliardi di dipendenze; pertanto, mentre gli ecosistemi moderni sono essenziali per poter innovare nei servizi finanziari con rapidità, l’approccio legacy al monitoraggio e alla gestione delle performance si rivela insufficiente. Non è più possibile affidarsi alla capacità di sintesi e analisi umane, né all’utilizzo di una congerie di tool indipendenti. Occorre invece essere in grado di rilevare automaticamente e dotare di strumentazione gli ambienti IT dei servizi finanziari in tempo reale e, cosa più importante, sfruttare la AI per individuare i problemi con precisione e instradare gli ambienti lungo un percorso di auto-riparazione per assicurare livelli ottimali di prestazioni ed esperienza dal punto di vista del cliente”.

Sempre per quanto concerne le sfide legate alla gestione di un ecosistema IT ipercomplesso, la ricerca ha anche scoperto che i dipartimenti IT delle società di servizi finanziari faticano a mantenere il passo con le richieste che arrivano dall’interno delle aziende stesse. Il 76% dei CIO appartenenti al settore finanziario ha affermato che l’IT è sottoposto a un’eccessiva pressione per rispondere a richieste non realistiche espresse dal business e dagli utenti finali. Il 79% ha evidenziato inoltre come stia diventando sempre più difficile trovare il tempo e le risorse occorrenti per rispondere alla varietà di richieste sollevate dalle aziende rispettando nel contempo tutto il resto di quello che ci si aspetta dall’IT. In particolare, l’80% dei CIO operanti nel settore finanziario trova difficoltoso mappare le metriche tecniche delle performance digitali rispetto all’impatto che queste hanno sul business.

Il report, commissionato da Dynatrace, è basato su un sondaggio condotto nell’agosto 2017 da Vanson Bourne su 249 CIO di tutto il mondo appartenenti a società di servizi finanziari da oltre 1.000 dipendenti.

Per scaricare il report “Top challenges facing CIOs in a cloud native world” è possibile visitare l’indirizzo /cloud-complexity-report/.