Milano, 19 ottobre 2020 — Dynatrace (NYSE: DT), la software intelligence company, ha annunciato i risultati di un sondaggio globale indipendente condotto su 700 CIO che rivela che i leader IT sono sempre più preoccupati che la rapida trasformazione digitale, unita alla complessità dei moderni ambienti multicloud, stia mettendo troppo sotto pressione i team digital già ridotti allo stremo. Questo lascia poco tempo per l’innovazione e limita la capacità dei team di dare priorità alle attività che generano maggiore valore e risultati migliori per l’azienda e i suoi clienti. Il report globale 2020 “Observability, automation, and AI are essential to digital business success” è disponibile per il download qui.

Secondo la ricerca:

  • L’89% dei CIO afferma che la trasformazione digitale ha subito un’importante accelerazione negli ultimi 12 mesi e il 58% prevede che continuerà ad accelerare.
  • L’86% delle organizzazioni utilizza tecnologie cloud native, inclusi microservizi, container e Kubernetes, per innovare più rapidamente e ottenere migliori risultati di business.
  • Il 63% dei CIO afferma che la complessità del proprio ambiente cloud ha superato la capacità di gestione umana.
  • Il 44% del tempo dei team IT e delle cloud operation viene speso in lavori manuali e di routine semplicemente “facendo funzionare le cose, ma senza fare passi avanti”, che costano alle organizzazioni in media 4,8 milioni di dollari all’anno.
  • Il 56% dei CIO afferma di non essere quasi mai in grado di completare tutto ciò di cui l’azienda ha bisogno dall’IT.
  • Il 70% dei CIO afferma che il proprio team è costretto a dedicare troppo tempo a svolgere attività manuali che potrebbero essere automatizzate se solo avessero i mezzi.

“I vantaggi per l’IT e l’automazione del business vanno ben oltre il risparmio sui costi. Le organizzazioni hanno bisogno di questa possibilità – per aumentare i ricavi, restare in contatto con i clienti e assicurarsi che i dipendenti continuino a essere produttivi – altrimenti rischiano l’estinzione”, ha affermato Bernd Greifeneder, CTO e fondatore di Dynatrace. “La maggiore automazione consente ai team digital di sfruttare appieno la crescente quantità e varietà dei dati di osservabilità provenienti dai loro ambienti containerizzati, multicloud e sempre più complessi. Con la giusta piattaforma di osservabilità, i team possono trasformare questi dati in risposte utilizzabili, guidando un cambiamento culturale in tutta l’organizzazione e dando alle loro limitate risorse nell’ambito ingegneristico la possibilità di concentrarsi su ciò che conta di più: i clienti e il business”.

Altri risultati includono:

La migrazione cloud-native accelera l’innovazione ma aumenta la complessità

  • Le organizzazioni utilizzano tecnologie cloud-native, inclusi microservizi (70%), container (70%) e Kubernetes (54%) per promuovere l’innovazione e ottenere risultati di business di maggior successo.
  • Tuttavia, il 74% dei CIO afferma che il crescente utilizzo di tecnologie cloud-native porterà a un maggiore impegno manuale e di tempo speso a “far funzionare le cose, ma senza fare passi avanti”.
  • Più di due terzi (69%) dei CIO chiedono un approccio radicalmente diverso alle operation, poiché “l’ascesa di Kubernetes” aumenta la complessità e rende gli ambienti IT troppo difficili da gestire manualmente.

Gli strumenti tradizionali e lo sforzo manuale non possono tenere il passo

  • In media, le organizzazioni utilizzano 10 soluzioni di monitoraggio nei loro stack tecnologici. Tuttavia, i team digitali hanno la piena osservabilità solo sull’11% dei loro ambienti applicativi e infrastrutturali.
  • Il 90% dei CIO afferma che esistono barriere che impediscono loro di monitorare una percentuale maggiore delle proprie applicazioni.
  • La natura dinamica degli ecosistemi ibridi e multicloud odierni amplifica la complessità. Il 61% dei CIO afferma che il proprio ambiente IT cambia ogni minuto o meno, mentre quasi un terzo (32%) afferma che il proprio ambiente cambia almeno una volta al secondo.

I CIO chiedono un cambiamento radicale

  • Quasi tre quarti (74%) dei CIO afferma che la propria organizzazione perderà il proprio vantaggio competitivo se l’IT non sarà in grado di dedicare meno tempo a “far funzionare le cose, ma senza fare passi avanti”.
  • L’84% ha affermato che l’unico modo efficace per procedere è ridurre il numero di tool e la quantità di lavoro manuale che i team IT investono nel monitoraggio e nella gestione del cloud e dell’esperienza utente.
  • Il 72% ha affermato di non poter continuare a collegare più tool di monitoraggio per mantenere l’osservabilità. Hanno invece bisogno di un’unica piattaforma che copra tutti i casi d’uso e offra una fonte coerente di verità.

Osservabilità, automazione e intelligenza artificiale sono la chiave

  • Il 93% dei CIO ha affermato che il supporto dell’AI sarà fondamentale per permettere all’IT di far fronte a carichi di lavoro crescenti e fornire il massimo valore al business.
  • I CIO si aspettano che l’automazione nel cloud e nelle operation IT ridurrà del 38% la quantità di tempo speso a garantire il funzionamento costante dei sistemi, facendo risparmiare alle organizzazioni in media 2 milioni di dollari all’anno.
  • Nonostante questo vantaggio, solo il 19% di tutti i processi operativi ripetibili per la gestione e l’osservabilità della digital experience è stato automatizzato.

“La storia ha dimostrato che le organizzazioni di successo usano i periodi di cambiamento a proprio vantaggio”, ha aggiunto Greifeneder. “Ora è il momento di rompere i silos, stabilire un approccio veramente BizDevOps e fornire processi agili su uno stack di distribuzione costante e continuo. Questo è fondamentale per un’automazione efficace e intelligente e, cosa più importante, per consentire agli esperti di assumersi una maggiore responsabilità end-to-end per i risultati e il valore che creano per il business”.

Il rapporto si basa su un sondaggio globale su 700 CIO di grandi aziende con oltre 1.000 dipendenti, condotto da Vanson Bourne e commissionato da Dynatrace. Il campione comprende 200 intervistati negli Stati Uniti, 100 in Regno Unito, Francia e Germania e 50 rispettivamente in Australia, Singapore, Brasile e Messico.